Da sempre SGL ha mostrato particolare interesse per l’interazione fra eventi meteorologici ed andamento dell’innevamento residuo. Queste relazioni hanno sofferto per anni l’assenza di stazioni meteorologiche in alta quota ed in prossimità dei ghiacciai. Per questo fra il 2006 ed il 2008 è stata creata una rete di stazioni termo-igrometriche che comprendeva originariamente 4 siti con scarico dati sul posto: Bivacco Corti, M. dei Frati, Bivacco Resnati e Campo Nord. Negli ultimi anni grazie alla collaborazione con CAI Seregno e Meteopassione sono state aggiunte due stazioni complete con i dati online al Rif. Longoni ed alla Punta Venerocolo. Le stazioni meteo-climatiche di gestione SGL utilizzate sono composte da uno o più datalogger termo-igrometrici, piccoli dispositivi automatici che rilevano tali dati e li registrano su una memoria interna con capacità di memoria di oltre 1 anno con frequenza di rilevamento di 5 minuti. I sensori sono dotati di schermi solari Davis 8 piatti passivi.
Mappa con la localizzazione delle stazioni meteoclimatiche SGL incluse le stazioni in collaborazione con altri enti
Monte dei Frati
Località e quota |
Monte dei Frati 3320 m s.l.m. |
Coordinate UTM |
1616979-5115980 (Gauss-Boaga – Roma 1940) |
Esposizione |
Sud (su ampia cresta rocciosa) |
Strumento |
Delta-Ohm HD226.1 |
Campo di lavoro e misura T |
– 40/+105 °C (± 0.3°C) |
Campo di misura UR |
5/98% (± 2.5%) |
Capacità di memoria |
240000 letture |
Campionamento |
5’ |
Schermatura |
Davis Instruments 8 piatti passivo |
Inizio serie |
24 settembre 2006 |
La stazione di rilevamento dati del Passo Venerocolo, installata a quota 3230 m s.l.m., Da Fabrizio Roveda e Paolo Pagliardi il 24 settembre 2006 nei pressi dell’anticima meridionale del Monte dei Frati, è stata per molti anni la stazione termo-igrometrica più alta della Lombardia. Si trova a meno di 100 m lineari e a circa 80 metri di dislivello dall’altopiano del Ghiacciaio del Pisgana Ovest. Il punto di installazione del sensore è stato studiato a lungo a tavolino e sul terreno durante l’estate 2006. Vista la carenza di grandi massi utili al posizionamento dello strumento si è preferito collocare lo stesso su un’asta in legno lunga 220 cm incastrata fra spigolosi massi di tonalite. L’ancoraggio è rinforzato da tiranti agganciati allo schermo solare. Si è preferito utilizzare un’asta in legno, nonostante i possibili problemi di usura del materiale per cercare di contrastare il rischio di fulminazioni sicuramente importante vista la collocazione particolarmente esposta. A distanza di oltre 15 anni di esercizio la struttura è ancora intatta e il datalogger funziona regolarmente. Si sono verificati solo 4 episodi di malfunzionamenti che hanno creato delle discontinuità nella serie storica dei dati, la quale resta quindi di ottima rappresentatività del clima ad alta quota e, in particolare per i ghiacciai del Pisgana e dell’Adamello.
24 settembre 2006: Il datalogger al M. dei Frati appena installato (foto F. Roveda)
Bivacco Corti
Località e quota |
Bivacco Corti 2509 m s.l.m. |
Coordinate UTM |
1576374-5103334 (Gauss-Boaga – Roma 1940) |
Esposizione |
Sud-Est (sul versante settentrionale della catena orobica) |
Geometria |
Distanza dal suolo 205 cm, dall’edificio 60 cm |
Strumento |
Delta-Ohm HD226.1 |
Campo di lavoro e misura T |
– 40/+105 °C (± 0.3°C) |
Campo di misura UR |
5/98% (± 2.5%) |
Capacità di memoria |
240000 letture |
Campionamento |
5’ |
Schermatura |
Davis Instruments 8 piatti passivo |
Inizio serie |
27 maggio 2006 |
La stazione del Bivacco Corti (2509 m s.l.m.), nei pressi del Ghiacciaio del Lupo, installata da Riccardo Scotti, Alessio Gusmeroli e Davide Patriarca il 27 maggio 2016, è stata la prima della rete SGL. all’epoca dell’installazione risultava la più alta delle Alpi Orobie. Anche in questo caso la ricerca e la scelta del punto di collocazione dello strumento è stata studiata sia a tavolino che sul terreno. L’installazione sulla superficie del Ghiacciaio del Lupo, o in qualsiasi altro punto nei pressi del bivacco, non è possibile a causa della frequente e intensa attività valanghiva, tipica di questa zona. Il Bivacco Corti attualmente dista circa 250 m dalla superficie del ghiacciaio. Inoltre il termo-igrometro si trova a un solo chilometro di distanza da altri due apparati interessanti come il Ghiacciaio di Marovin e il Ghiacciaio di Porola.
La stazione meteo-climatica del Bivacco Corti il 14 luglio 2013 (R. Scotti)
Bivacco Resnati
Località e quota |
Bivacco Resnati 1950 m s.l.m. |
Coordinate UTM |
1577294-5103871 (Gauss-Boaga – Roma 1940) |
Esposizione |
Nord (sul versante settentrionale della catena orobica) |
Geometria |
Distanza dal suolo ~ 300 cm |
Strumento |
Delta-Ohm HD226.1 |
Campo di lavoro e misura T |
– 40/+105 °C (± 0.3°C) |
Campo di misura UR |
5/98% (± 2.5%) |
Capacità di memoria |
240000 letture |
Campionamento |
5’ |
Schermatura |
Davis Instruments 8 piatti passivo |
Inizio serie |
30 aprile 2007 |
Questa installazione è stata effettuata da Riccardo e Franco Scotti assieme a Paolo Dego il 30 aprile 2007 ed è molto vicina a quella del Bivacco Corti e ha lo scopo di cercare di rilevare meglio il topoclima orobico. Infatti i primi dati della stazione Bivacco Corti ha dimostrato dal punto di vista termico di essere più simile al resto della regione, piuttosto che alle nicchie ombreggiate tipiche del versante orobico settentrionale. Il Ghiacciaio del Lupo assieme agli altri maggiori ghiacciai orobici come Trobio, Porola e Scais non è del tutto rappresentativo della maggior parte dei piccoli glacionevati orobici. Manca in questo caso una forte protezione orografica e gli accumuli valanghivi non sono così enormemente vitali come in molti altri apparati del settore. Il bivacco Resnati è molto vicino alla fronte del Ghiacciaio del Marovin e la sua posizione realmente appartata e ombrosa è ideale per valutare l’ambiente glaciale orobico di bassa quota. Il gigantesco masso al quale è appoggiato il Bivacco (alto 10-15m) ha reso possibile posizionare il sensore a inizialmente a 540 cm dal suolo, minimizzando la possibilità che lo strumento venga sommerso dalla neve nel periodo invernale. La stazione è però stata danneggiata l’inverno successivo a causa dello spostamento d’aria provocato da una delle enormi valanghe che spazzano i versanti nord del Pizzo Coca. Per questo nell’estate successiva il termometro è stato ri-collocato sul versante nord del masso ad un’altezza da terra meno elevata. Se da quel momento la struttura non ha più subito danni, il forte innevamento ha talvolta sommerso completamente il termometro provocando frequenti interruzioni alla serie di dati raccolti.
Il Bivacco Resnati è posizionato sulla morena sinistra idrografica della PEG formata dal Ghiacciaio del Marovin ed attualmente dista circa 200 m dalla fronte dello stesso. Il Bivacco Corti è posizionato a circa 1.2 km di distanza lineare e 559 m più in alto. (Mappa A. Gusmeroli su base CTR 1:10000 Regione Lombardia)
Il Bivacco Resnati è protetto da un masso ciclopico che in alcune annate viene parzialmente sepolto dalla neve nel periodo invernale. La stazione meteo-climatica, dal 2008, è installata sul lato nord del masso (foto R. Scotti)
Trasporto materiali per l’installazione della stazione meteo-climatica del Bivacco Resnati il 30 aprile 2007 (foto F. Scotti)
Ghiacciaio di Campo Nord – Paradisin
Località e quota |
Ghiacciaio di Campo Nord – Paradisin 2933 m s.l.m. |
Coordinate UTM |
5852223-5142546 (UTM- WGS84) |
Esposizione |
Nord (nel 2008 a pochi metri dalla fronte del ghiacciaio) |
Geometria |
Su asta metallica, distanza dal suolo 195 cm |
Strumento |
Delta-Ohm HD226.1 |
Campo di lavoro e misura T |
– 40/+105 °C (± 0.3°C) |
Campo di misura UR |
5/98% (± 2.5%) |
Capacità di memoria |
240000 letture |
Campionamento |
5’ |
Schermatura |
Davis Instruments 8 piatti passivo |
Inizio serie |
26 luglio 2008 |
Questa installazione è stata effettuata da Davide e Simone Colombarolli con Andreina Bera e Andrea Barilli il 26 luglio 2008 per supportare il programma di bilancio di massa del Ghiacciaio di Campo Nord – Paradisin e per fornire dati climatici dal versante idrografico settentrionale del crinale alpino, molto più a settentrione rispetto alle altre stazioni della rete. Nel 2013 la stazione è stata dotata di radiometro mentre nel 2016 per un breve periodo è stato installato un anemometro. Entrambi gli strumenti sono stati dismessi per i continui malfunzionamenti. La peculiarità della stazione, che ha fornito negli anni una solida serie di riferimento con pochissime interruzioni, è la sua collocazione molto vicina (almeno nei primi anni) alla fronte superiore del ghiacciaio. Restano da valutare ed analizzare gli effetti sulle temperature dati dal progressivo allontanamento del ghiacciaio dovuto al suo rapido ritiro frontale.
Alla data dell’installazione (26 giugno 2008) la stazione Campo Nord – Paradisin si trovava a pochi metri dalla fronte superiore del ghiacciaio (foto D. Colombarolli)
La collocazione della stazione Campo Nord – Paradisin su un dosso incastonato fra la vecchia fronte principale del ghiacciaio e la fronte secondaria posta ad una quota più elevata ed ormai distante alcune centinaia di metri dalla stazione. 17 settembre 2019 (foto S. Colombarolli)