Rilievi Georadar

Rilievi Georadar

Per conoscere lo spessore del ghiaccio ed il volume complessivo del ghiacciaio vengono comunemente usate diverse tecniche geodetiche. Lo strumento più comunemente utilizzato è il cosiddetto GeoRadar o Ground Penetrating Radar (GPR), che si basa sulla capacità delle onde elettromagnetiche a bassa frequenza di attraversare i solidi e sulla riflessione di tali onde che avviene sugli orizzonti di passaggio da ghiaccio a roccia, o su altre discontinuità. Un’antenna ricetrasmittente permette di ricavare, dal tempo intercorrente tra I segnali emessi e quelli riflessi, la distanza di tali orizzonti dalla superficie e quindi di conoscere lo spessore complessivo del ghiacciaio in modo distribuito. Una volta noto il modello del substrato roccioso, si può calcolare il volume complessivo del ghiacciaio. Questo metodo consente di ottenere rilevazioni affidabili su spessori di anche centinaia di metri. Lo strumento viene comunemente portato e fatto scorrere sulla superficie del ghiacciaio mentre per aree molto crepacciate o di grandi dimensioni si può effettuare il rilievo trasportando il radar alla base di un elicottero. SGL, grazie principalmente all’impegno ed alle competenze dei soci Andrea Tamburini e Fabio Villa ha effettuato negli anni diversi rilievi GPR da terra: Suretta Sud, Lupo, Campo Nord, Marinelli, Fellaria-Palù, Forni; su questi ultimi due ghiacciai i dati sono stati integrati anche da rilievi GPR da elicottero.

Mappa con la localizzazione dei ghiacciai oggetto di indagine GPR incluso di anno in cui sono state effettuate le misure.

Esempio di transetto radar su ghiacciaio montano (da A. Gusmeroli, 2012)

Esempio di indagine georadar su transetto del ghiacciaio dei Forni, luglio 2014 (foto R. Scotti)

Le mappe che mostrano lo spessore del ghiaccio in metri dei ghiacciai di Suretta Sud e del Lupo ricavate dai dati GPR rilevati nel 2014 da un gruppo di lavoro comprendente l’Università di Monaco di Baviera, Università degli Studi di Milano-Bicocca, la Bavarian Academy of Science ed il Servizio Glaciologico Lombardo. La figura è tratta dall’articolo: Hagg W., Scotti R., Villa F., Mayer E., Heilig A., Mayer C., Tamm W & Hock T., 2017. Evolution of two cirque glaciers in Lombardy and their relation to climatic factors (1962-2016). Geogr Ann A. 99(4):371–386.