Time-lapse Camera

Time-lapse Camera

La tecnica

Le immagini da terra con la tecnica del time-lapse vengono usate in ambito glaciologico per misurare le velocità di flusso, per estrapolare dati di albedo della neve e del ghiaccio, per supportare studi sul bilancio energetico e di massa oltre che per studiare eventi particolari come i surge glaciali ed il fenomeno del calving. I filmati dove le immagini in sequenza vengono mostrate in modo particolarmente accelerato sono degli strumenti eccezionali per rendere visibile ciò che non lo è all’occhio umano. La fusione del ghiaccio così come il suo flusso nel sistema ghiacciaio sono due fenomeni che per essere resi visibili chiaramente necessitano di questa particolare tecnica.

Mappa con la localizzazione delle fotocamere time-lapse della rete SGL

La storia

Ispirato dal pionieristico progetto “Extreme Ice Survey” del fotografo James Balog, dal 2014 Riccardo Scotti ha pensato di sviluppare una rete di fotocamere time-lapse SGL dedicate al monitoraggio glaciale per avere a disposizione un mezzo visuale di grande impatto per motivi educativi e di comunicazione degli effetti del cambiamento climatico. Inizialmente, visti i costi proibitivi della strumentazione professionale per un’associazione di volontariato come SGL, è stato sviluppato un sistema di ripresa fai-da-te basato su una fotocamera reflex alimentata da una batteria al litio a ricarica solare. Dopo 4 anni di tentativi, fallimenti, sperimentazioni e test la prima camera è stata installata fra il 15 e il 16 luglio 2017 al ghiacciaio di Fellaria. Visti i primi incoraggianti risultati la rete dal quel momento si è ampliata a 13 fotocamere che riprendono 6 ghiacciai in 5 diversi settori montuosi (aggiornato al 2021). Dal primo prototipo, tuttora attivo ed in funzione al Fellaria, sono state utilizzati diversi tipi di fotocamera compresi sistemi professionali. In particolare dal 2019 il progetto è stato supportato, per la zona del ghiacciaio di Fellaria dal progetto Interreg B-ICE e contestualmente è stata avviata una partnership con l’azienda ENLAPS per l’utilizzo e la sperimentazione delle fotocamere time-lapse panoramiche Tikee, oggi installate in diversi punti ai ghiacciai di Fellaria e dell’Adamello.

Installazione delle due time-lapse camera ai 3549 m della Cima dei Sassi Rossi (Altipiano di Fellaria) a cura di D. Colombarolli, R. Porta, F. Fazzini e M. Ruffoni (28 giugno 2020, foto R. Scotti)

La complessa elaborazione delle immagini

Le fotocamere installate permanentemente, così come quelle che vengono installate solo nei mesi estivi, raccolgono migliaia di immagini ogni anno (il campionamento varia fra 10 e 45 minuti). Le sequenze vengono successivamente filtrate manualmente per eliminare le foto con nuvole, goccioline, ombre troppo dure e condensa. Successivamente una serie di elaborazioni dei file grezzi viene applicata con diversi software per ottenere una sequenza il più possibile fluida e godibile visivamente. Il livello di “velocizzazione” finale dipende dal fine ultimo del filmato, meno velocizzati se l’intento è quello di analizzare gli eventi meteorologici, più veloce se si vuol mettere in luce la fusione o il movimento del ghiacciaio. In alcuni casi si arriva a comprimere più anni di immagini in pochissimi secondi.