Interreg B-ICE

Progetto Interreg B-ICE.   “Bernina Terra Glacialis. Studio e valorizzazione di un patrimonio naturale e culturale di particolare pregio in una regione alpina aperta, con Approcci innovativi rivolti al futuro” (Id. 631431).

STUDIO E RICERCA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN VAL MALENCO: STUDIO GHIACCIAIO DEL FELLARIA-PALÙ

Motivazione

I ghiacciai rappresentano un carattere distintivo dell’alta montagna. Importanti indicatori climatici, rappresentano il miglior esempio di sentinelle del clima. Sotto l’aspetto idrologico fungono da riserva idrica strategica, permettono di regolare il deflusso fluviale nei mesi estivi mentre dal punto di vista turistico rappresentano un valore aggiunto di primaria importanza per le comunità alpine. I cambiamenti climatici stanno pesantemente intaccando i ghiacciai dell’intero pianeta compresi quelli delle Alpi italiane. Non fanno eccezione i ghiacciai del massiccio del Bernina che dalla fine della piccola età glaciale (metà dell’800) hanno già più che dimezzato la loro superficie in risposta al continuo aumento delle temperature. Quantificare la risorsa glaciale attualmente presente e monitorare le variazioni volumetriche rappresenta la base necessaria per sviluppare scenari futuri e per poter quindi definire delle azioni di adattamento ad un ambiente di alta montagna in rapido e drammatico mutamento.

Il progetto si concentra sul sistema glaciale Fellaria-Palü, il maggiore ghiacciaio del massiccio che copre una superficie complessiva di 14 km2 a cavallo fra Valmalenco e Valposchiavo. Un unico grande bacino di alimentazione (Altipiano di Fellaria) posto ad una quota relativamente elevata (> 3400 m s.l.m.), alimenta tre lingue indipendenti che confluiscono in Val Lanterna alimentando il torrente Cormor ed in Val Poschiavo dove alimentano il torrente Poschiavino. Oltre a rappresentare una riserva idrica di primaria importanza dal punto di vista idroelettrico, il ghiacciaio di Fellaria-Palü ha una notevole valenza turistica locale grazie alla presenza di itinerari educativi dedicati (vedi Sentiero Glaciologico Luigi Marson al Fellaria). Nonostante le dimensioni e l’importanza strategica di questo complesso glaciale, a causa della sua frammentazione politica (ma non geografica), il ghiacciaio non è mai stato oggetto di studi specifici utili a quantificare la risorsa idrica stoccata al suo interno e per definirne le caratteristiche dinamiche.

Fig. 1. Il Complesso glaciale Fellaria-Palü visto da Cima Fontana

Obiettivi generali:

 

  1. Definizione dell’altimetria aggiornata del ghiacciaio indispensabili per futuri studi riguardo la quantificazione delle variazioni volumetriche del ghiacciaio passate e future
  2. Quantificazione del volume complessivo del ghiacciaio e della risorsa idrica stoccata
  3. Analisi della dinamica glaciale e valorizzazione didattico-divulgativa della risorsa ghiacciaio
  4. Formazione di figure specializzate al monitoraggio dell’ambiente glaciale

 

 

Azioni:

  • Acquisizione di un modello digitale del terreno (Digital Terrain Model) ad alta risoluzione del ghiacciaio Fellaria-Palü e delle aree immediatamente circostanti. La disponibilità di una DTM aggiornato ad alta risoluzione è un supporto necessario all’indagine radar (vedi punto b), e indispensabile per quantificare le variazioni volumetriche passate e future. DTM ad alta risoluzione vengono acquisiti grazie alla tecnologia laser da aereo (volo LIDAR). Si renderà necessaria una campagna di posizionamento di punti di controllo a terra (Ground Control Point) per georeferenziare il DTM. Su questi punti verranno misurate le coordinate XYZ con tecnica GPS differenziale con precisione millimetrica. (Obiettivi a e b)
  • Quantificazione del volume complessivo del ghiacciaio per mezzo di tecniche geofisiche. In particolare lo spessore del ghiacciaio verrà misurato con una serie di indagini radar sia da terra che da elicottero lungo transetti predefiniti. Il rilevamento radar da elicottero si rende necessario a causa dell’impercorribilità di alcune porzioni del ghiacciaio per la presenza di ampie aree crepacciate. Analisi geostatistiche permetteranno quindi di interpolare i dati relativi ai singoli transetti per poter passare da una analisi 2D (spessore) ad una analisi 3D (volumetrica). (Obiettivo b)
  • Acquisizione ed installazione di punti di ripresa fotografica (time-lapse camera) per monitorare 365 giorni l’anno le dinamiche di accumulo/ablazione, le variazioni di flusso glaciale stagionali e la stabilità sia del ghiacciaio che dei versanti circostanti. Il prodotto finale è rappresentato da immagini disponibili online aggiornate in tempo reale e filmati opportunamente elaborati con la tecnica del time-lapse. Questa tipologia di filmati, oltre a mettere in luce aspetti prettamente scientifici, hanno una funzione educativa-divulgativo di eccezionale impatto. Inoltre, la disponibilità di immagini in tempo reale visionabili da remoto permette un’azione di monitoraggio costante oltre che del ghiacciaio, anche delle aree circostanti fondamentale per identificare eventuale fenomeni di dissesto geologico delle pareti rocciose recentemente venute alla luce a causa del ritiro glaciale. (Obiettivo c)
  • Istituzione di un corso per la formazione di tecnici specializzati in monitoraggio in ambiente glaciale organizzato fra Valmalenco e Valposchiavo. (Obiettivo d)