Nivologia Glaciologica

Nivologia Glaciologica

La storia

I rilievi nivologici a scopo glaciologico si svolgono al termine della stagione di accumulo (autunno-inverno-primavera) quando sui ghiacciai si raggiunge il massimo spessore di neve al suolo, tipicamente tra maggio e metà giugno. Hanno l’obiettivo di quantificare l’acqua immagazzinata nella neve (SWE) disponibile per proteggere il ghiaccio del ghiacciaio dalla fusione estiva. Conoscere quanta acqua è disponibile nel manto nevoso è di grande importanza anche per prevedere e pianificare i deflussi idrici nei torrenti e nei fiumi durante i mesi estivi. Sebbene fino al 2000 venisse principalmente indagata solo l’altezza neve, la stratigrafia completa di equivalente in acqua viene oggi effettuata in 8 siti campione per i quali si dispone ormai di una significativa serie storica. Mario Butti, storico operatore SGL, ha iniziato questa attività per SGL già nel 1994 sul ghiacciaio di Vazzeda che detiene oggi la serie più lunga, seguito nel 1996 dai ghiacciai del Lupo e del Dosegù coordinati rispettivamente da Stefano D’Adda e Carlo Lonardo nell’ambito del progetto “Evoluzione del manto nevoso annuale” ideato da Antonio Galluccio assieme alla commissione scientifica SGL del tempo. Attualmente ogni sito nivologico è coordinato da un operatore di riferimento (vedi tabella) mentre l’analisi dei dati e la relazione annuale è redatta da Riccardo Scotti. Fin dal 1998 la nivologia glaciologica vede la collaborazione diretta con ARPA Lombardia – Centro Nivo-Meteorologico di Bormio che si occupa della raccolta dati sui ghiacciai di Alpe Sud (Sobretta) e Dosegù.

Localizzazione dei siti nivologici SGL in Lombardia

 

Siti nivologici SGL

 

Coordinate

(WGS84-UTM Z32N)

Quota e settore

(m a.s.l.)

 

HS Altezza neve media (intervallo)

(cm)

Inizio serie Operatore responsabile
Suretta Sud 527933 – 5150203

2765 m Spluga

405

(1999-20)*

1999 M. Lojacono (1999-2006)

A. Toffaletti (2007-2013)

R. Rampazzo (2014-2016)

P. Gallo (2016-presente)

Vazzeda 556135 – 5128946

2930 m Disgrazia

381

(1994-20)**

1994 M. Butti (1994-2014)

M. De Zaiacomo (2014-presente)

Pizzo Scalino 575365 – 5125473

3080 m Scalino

450

(2010-20)

2010 R. Scotti (2010)

A. Bolis, G Neri (2011-presente)

Campo Nord 585373 – 5142387

2990 m Livigno

198

(2000-20)*

2000 Ale Galluccio, M. Maggioni (1999-2007)

D. Colombarolli, A. Bera (2007-presente)

Alpe Sud 610310 – 5138610

3170 m Ortles – Cevedale

219

(1998-20)***

1998 L. Bonetti, E. Meraldi, M. Fioletti (1998-presente) ARPA Lombardia
Dosegù 618818 – 5136572

2995 m Ortles – Cevedale

181

(1996-20)****

1996 C. Lonardo (1996-1998)

L. Bonetti, E. Meraldi, M. Fioletti (1999-presente) ARPA Lombardia

Pisgana Ovest 617223 – 5115817

3140 m Adamello

277

(2000-20)*

2000 M. Monfredini, E. Zucchini, G. Salvioni (1999-2001)

P. Pagliardi (2007-presente)

Lupo 576626 – 5102882

2545 m Orobie

464

(1996-20)

1996 S. D’Adda (1996-2004)

R. Scotti (2004-presente)

Quadro riassuntivo dei siti nivologici SGL. I siti del Ferro (Valmasino) e di Scerscen Superiore (Bernina) sono stati attivi rispettivamente dal 1998 al 2002 e dal 2000 al 2010 e sono oggi abbandonati.  (* manca il 2002, ** manca il 1997, *** manca il 2012, **** mancano gli anni dal 2002 al 2006 e dal 2018 al 2019)

 

La stratigrafia

Il rilievo si svolge scavando una trincea nel manto nevoso e misurando la densità della neve per ogni strato omogeneo. Tale misura si effettua con un carotatore manuale e un dinamometro portatile, con il quale si pesa un campione rappresentativo di volume noto. Moltiplicando la densità di ogni strato per il suo spessore e sommando il contributo di tutti gli strati del manto nevoso, si ottiene l’equivalente in acqua dello stesso e si riporta tipicamente in metri o millimetri di acqua equivalente (m w.eq o mm w.eq). Questa rappresenta la quantità di massa che, per quell’anno, il ghiacciaio guadagnerebbe se ipoteticamente non dovesse fondere neve durante l’estate (stagione di ablazione).  

I dati dei rilievi nivologici consentono di monitorare la variabilità spaziale, tra i diversi settori e temporale, nel corso degli anni, dell’entità delle precipitazioni nevose complessive e confrontarne la resistenza alle condizioni climatiche estive, che risultano essere determinanti per la conservazione della massa nevosa sui ghiacciai.

Rilievo nivologico al ghiacciaio del Lupo a cura di D. Bavera e D. Perego il 15 giugno 2008, 463 cm di neve sul ghiacciaio (foto R. Scotti)

Altezza neve misurata negli 8 siti nivologici SGL

Link all’elenco dei report sulla nivologia

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