Masso erratico

 

Blocco erratico, Erratico, Findling, Petra quae vocatur otiosa, Stòon, Trovante  Blocco roccioso morenico di grandi dimensioni, trasportato da un ghiacciaio da luoghi anche molto distanti, che spicca, in genere isolato, in aree che in passato sono state ricoperte dal ghiacciaio. Rappresentano una testimonianza sicura dei limiti raggiunti dai ghiacciai. Molti erratici vennero usati per avelli e per costruzioni dai tempi degli etruschi e dei romani fino a epoche recentissime, il che ha determinato la scomparsa di gran parte di essi. In genere la superficie dei massi erratici è degradata dagli agenti atmosferici che cancellano le originali striature (si vedono più facilmente nei punti più protetti ad esempio sotto le pance strapiombanti o sulle superfici solo recentemente affiorate dal terreno, che non hanno ancora avuto il tempo di degradarsi).
Lo studio litologico dei massi erratici ha contribuito in modo determinante alla ricostruzione del percorso e della estensione degli antichi ghiacciai, soprattutto nelle regioni uniformi dal punto di vista altimetrico come l’Europa centro settentrionale e il Nord America. Recenti indagini hanno acquisito nuove informazioni sull’andamento del clima nel passato. Su alcuni massi erratici si possono osservare patine di ossidazione tipiche delle rocce esposte al clima molto caldo e secco delle zone desertiche: questi indizi confermano l’alternanza, su tempi relativamente brevi, di periodi climatici molto dissimili da quello attuale. (Scortegagna-Agenda dell’operatore naturalistico 2009).