Monitoraggio torrenti ablatori

PREMESSA

Il Progetto di Monitoraggio dei torrenti ablatori dell’Alta Valmalenco, proposto dalla commissione scientifica dell’SGL e finanziato da Fondazione Deutsche Bank risponde alla carenza dei siti di monitoraggio della portata in bacini imbriferi di alta quota che caratterizza l’intero Arco Alpino e, più in generale le maggiori catene montuose a livello mondiale. Nella figura sottostante si riporta il numero delle stazioni idrometriche gestite da Arpa Lombardia attualmente attive.

Figura 1. Istogramma con indicazione del numero di stazioni di monitoraggio idrometrico di Arpa Lombardia attualmente attivi al variare della quota.

OBIETTIVI

L’installazione di un sensore di monitoraggio continuo dei livelli del torrente Ventina ha numerose finalità, da quelle più prettamente idrologiche a quelle più strettamente glaciologiche:

• Monitoraggio in continuo del livello del torrente Ventina finalizzato alla registrazione della serie temporale a risoluzione di 10 minuti e sua visualizzazione in real-time mediante web-browser dedicato;
• Accoppiamento dei dati di livello con quelli delle variabili ambientali, precipitazione, temperatura, altezza di neve al suolo, radiazione solare per valutare l’effetto di questi ultimi sul regime dei deflussi;
• Studiare la stagionalità dei deflussi discriminando le componenti dell’idrogramma: deflusso di base, risposta ad eventi di precipitazione intensa, componente legata alla fusione nivo-glaciale;
• Studiare il ciclo diurno soprattutto nella stagione tardo-primaverile ed estiva per valutare l’escursione di livello giornaliera e la sua evoluzione durante la stagione estiva. Infatti durante la stagione estiva nei bacini idrografici dominati dalla fusione glaciale ci si aspetta un aumento dell’ampiezza dei cicli a causa della maggiore interconnessione tra il reticolo endoglaciale, con una riduzione del tempo di ritardo tra il picco di temperatura e radiazione solare e quello di portata;

Figura 2. Idrogramma tipico di un bacino dominato dalla dinamica nivo-glaciale con suddivisione nelle sue componenti essenziali.

SVILUPPI FUTURI

• Campagna di misure di portata mediante tracciante salino per la stima della relazione matematica tra livello idrico del torrente e portata defluita presso la sezione idraulica di monitoraggio. Aggiornamento della stessa e della geometria della sezione annuale e/o dopo eventi di piena che potrebbero modificare le caratteristiche geomorfologiche dell’alveo stesso.
• Dopo aver ricostruito la serie osservata delle portate (a partire dall’agosto 2024), utilizzare un modello idrologico distribuito per cercare di stimare le diverse componenti dell’idrogramma (Fusione nivale, fusione glaciale, deflusso da precipitazione meteorica, contributo della falda);
• Individuazione di una sezione di chiusura prossima alla fronte glaciale del ghiacciaio della Ventina con monitoraggio del torrente ablatore volto alla stima del bilancio di massa glaciologico. In questo caso sarebbe utile l’accoppiamento con un modello glacio-idrologico distribuito.
• A valle della calibrazione di questi modelli, definite le previsioni sull’evoluzione futura delle variabili climatiche (precipitazione, temperatura, radiazione solare), si potranno stimare le risposte degli apparati glaciali in termini volumetrici.

Figura 3. Ripresa aerea del bacino idrografico avente sezione di chiusura posta in corrispondenza del ponte pedonale nei pressi del rifugio Porro.

STAZIONE DI MONITORAGGIO

La stazione idrometrica di monitoraggio dei livelli del torrente Ventina è stata installata in corrispondenza di un ponte pedonale in legno, ubicato tra i rifugi Porro e Ventina, nell’omonima valle in Alta Valmalenco. La stazione è costituita da:
• Sensore di livello Campbell Scientific (tipologia radar) posizionato sotto l’impalcato del ponte in posizione centrale;
• Cassetta in acciaio dove sono ubicati datalogger e batterie;
• Palo in acciaio alla cui sommità è posizionato un pannello solare da 60 W di alimentazione delle batterie;
• La misura di livello viene inviata ogni 10 minuti mediante segnale telefonico e lo stesso è visualizzabile in real-time mediante piattaforma HMS-WEB;
Di per sé lo strumento misura solamente la distanza verticale tra il sensore stesso e la posizione della superficie idrica. Sono necessari rilievi topografici annuali della sezione idraulica e della pendenza locale dell’alveo, congiuntamente alla valutazione di un coefficiente di scabrezza adeguato e la calibrazione della scala di deflusso per la stima della portata defluita.

Figura 4. Riprese fotografiche del sensore radar installato sotto l’impalcato del ponte e del palo di sostegno al pannello solare e alla cassetta dove alloggiano le componenti elettroniche.

LA SCELTA DEL SITO

Molteplici sono le ragioni che ci hanno fatto propendere alla scelta del sito di monitoraggio. In particolare sottolineiamo:
• Il ghiacciaio della Ventina ha la serie storica di misure frontali più lunga dell’intera Lombardia, iniziata da Luigi Marson il 15 agosto 1895;
• Il bacino idrografico è totalmente naturale, con l’assenza di invasi e/o captazioni o restituzioni artificiali;
• Il bacino idrografico vede la presenza di tre importanti ghiacciai: quello della Ventina, quello del Pizzo Ventina e quello del Canalone delle Vergini: essi rappresentano il 18% dell’intero bacino scolante;
• Il bacino idrografico, di estensione pari a 11,16 Km2 ha una pendenza media di 33.54°, un’orientazione media di 168.55°, una quota media di 2596 m con un’elevata escursione altimetrica di più di 1700 m.
• Pregio naturalistico dell’area e modesta presenza di vegetazione di alto fusto, prevalentemente larici che stanno colonizzando la piana attorno ai rifugi Porro e Ventina e in maniera più diffusa ginepri (di più di 500 anni) utilizzati per datazioni e/o ricostruzioni dendroclimatiche (Carrer et. al 2023, Leonelli et al. 2016).

Figura 5. Inquadramento geografico del bacino idrografico del torrente Ventina e sue principali caratteristiche geomorfologiche.

SINTESI DEL PRIMO ANNO DI MONITORAGGIO

La data di inizio delle misure è il 4 agosto 2024, da allora si hanno a disposizione i dati di livello ogni 10 minuti. aggregando questo dato a scala oraria e reperendo i dati di monitoraggio di precipitazione e temperatura della vicina stazione metereologica di Arpa Lombardia dell’Alpe Entova emergono delle informazioni interessanti:
• Picchi di precipitazione associati ad eventi metereologici intensi;
• Bacino snow and ice -dominated: netta distinzione tra regime di magra invernale e deflusso da fusione nivo-glaciale;
• Ciclo diurno marcato, con escursione di livello giornaliera accentuata e in fase alla temperatura nel caso in cui sia dominante la componente di fusione glaciale dopo l’esaurimento dell’accumulo nevoso all’interno del bacino.

Figura 6. Serie temporale di: Livello idrico del torrente Ventina (ciano) rilevata da stazione idrometrica SGL. Serie temporale della temperatura dell’aria a 2 m dal suolo (rosso), e precipitazione (blu) osservate presso la stazione meteorologica di Alpe Entova (Arpa Lombardia).

Figura 7. Confronto tra i dati orari di livello idrico (ciano) e temperatura dell’aria (rosso) nel periodo 7-16 Agosto 2025.