Polynya

 

Polyn’ya  All’interno della banchisa in progressivo accrescimento restano localmente isolati bracci di mare, completamente liberi dai ghiacci, noti come polynya. La loro ampiezza è variabile e può interessare anche aree più estese dell’Italia. I polynya si creano al momento della formazione della banchisa, quando il vento sospinge verso il largo il ghiaccio appena formato, mantenendo completamente sgombra la superficie del mare.
I polynya ricorrono annualmente nelle stesse aree perché vi si ripetono le stesse condizioni oceanografiche o meteorologiche locali: la risalita di acque profonde meno fredde lungo la divergenza antartica, oppure la spinta dei venti catabatici che allontanano i ghiacci marini man mano che si formano, mentre il calore latente sviluppato dal congelamento delle superfici circostanti mantiene più alte la salinità e la temperatura superficiale dell’acqua. La continua circolazione verticale dell’acqua è la prima causa dello sviluppo degli specchi di mare libero.
Le acque di polynya si mescolano profondamente e distribuiscono particelle detritiche e biogeniche in quantità importanti per lo sviluppo primaverile ed estivo degli ecosistemi, soprattutto nei mari dove predomina la banchisa permanente (M. Manzoni-La natura dell’Antartide).